Il risotto con le seppie è un piatto della tradizione gastronomica italiana ed in modo particolare del Veneto, specie della zona costiera dove è chiamato “Risoto de sepe”.
Per prepararlo si deve iniziare con il pulire le seppie, togliergli la pelle, il becco, gli occhi e l’osso centrale (nel caso si avesse un pescivendolo di fiducia e disponibile…è preferibile chiedere a lui la cortesia di pulirle!). Aprirle a metà ed eviscerarle, quindi lavarle molto bene con acqua corrente. Una volta pulite vanno tagliate a striscioline più o meno grandi (dipende dal proprio gusto se si desidera avere pezzi più consistenti o una preparazione nell’insieme più omogenea con il riso). Una volta tagliate le seppie, in un tegame largo si deve soffriggere un quarto della cipolla tritata finemente con due cucchiai di olio ed uno spicchio di aglio senza camicia e privato del germoglio. Aggiungere al soffritto le seppie, un peperoncino piccante (o la polvere di peperoncino) ed un pizzico di sale. Coprire con un coperchio e fare cuocere a fuoco vivace per 3 minuti. Spegnere e metterle da parte coperte. In un altro tegame largo mettere tre cucchiai di olio e lo scalogno tritato, fare appassire e unire il riso, farlo tostare a fuoco vivo, quindi aggiungere un bicchiere di vino bianco secco e quando questo sarà completamente evaporato aggiungere le seppie ed il loro sughetto, due cucchiai di passata di pomodoro e tanta acqua calda quanto sarà necessaria per completare la cottura del riso, aggiungendone man mano che verrà assorbita. Occorreranno circa 20 minuti per completare la cottura. Una volta che il riso sarà cotto al punto giusto, spegnere, assaggiare e nel caso aggiustare di sale, aggiungere un pizzico di prezzemolo tritato e servire molto caldo.

L’Oryza sativa L. è la pianta del riso, di cui noi mangiamo ed apprezziamo la cariosside. Oggi la “risaia d’Europa” è l’Italia ed il primato non è relativo solo alla quantità prodotta ma anche alle varietà pregiate che vengono coltivate. Le principali regioni italiane che si dedicano alla coltivazione del riso sono il Piemonte, la Lombardia ed il Veneto, da menzionare anche la Sardegna dove è coltivato principalmente nella valle del Tirso. Le prime documentate tracce di coltivazione del riso in Italia risalgono al 1475, proprio nelle tre regioni settentrionali sopra citate. In Veneto si coltiva prevalentemente il Vialone nano, qui introdotto nel 1937.

Una porzione di risotto con le seppie (riso de sepe) apporta circa 320 kcal. L’energia che apporta viene per il 17% circa dalle proteine, il 23% dai grassi ed il 61% dai carboidrati. E’ una buona fonte per il fabbisogno giornaliero di fosforo, zinco, rame, selenio, vitamine B1, B6, B12 e vitamina E.